venerdì 15 agosto 2014

La batteria al grafene è una scoperta made in Italy


Il punto debole di ogni dispositivo elettrico è l'autonomia. Nei dispositivi attuali vediamo sensori fotografici da 20.7 megapixel, schermi Quad HD, spessori minimi ma non vediamo mai una batteria in grado di coprire a pieno l'arco della giornata.

Il team genovese di Vittorio Pellegrini e Bruno Scrosati ha lavorato ad una batteria più potente a parità di dimensioni. La chiave di tutto è il grafene, un materiale costituito da uno strato monoatomico di carbonio, che se sostituito alla grafite presente nelle batterie al litio, genera il 25% in più di potenza rispetto alle batterie al litio originali.

In parole povere avremo un 25% di carica in più mantenendo le stesse dimensioni. Samsung e Nokia si sono già mossi per introdurre questa nuova batteria nei loro device. Inoltre il grafene è flessibile quindi è adatto per costruire batterie flessibili.

Ma non è finita qui! La batteria al grafene si ricarica in minuti invece che in ore dunque può essere utilizzata nel campo automobilistico per migliorare i tempi di ricarica delle macchine elettriche.

L'Iit (Istituto Italiano di Tecnologia) ha stretto un accordo con la Directa Plus, il maggior produttore europeo di grafene, per la produzione a livello industriale di queste nuove super-batterie.
Speriamo che l'iniziativa vada a buon fine.



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